Leo Pugliese – Cinque anni fa, il 27 marzo 2020, un uomo vestito di bianco attraversava da solo una Piazza San Pietro deserta, sotto una pioggia battente. Il mondo era inginocchiato davanti all’ignoto, schiacciato dal peso di una pandemia che nulla aveva risparmiato. Lui, il Papa, camminava lento, con la croce del mondo sulle spalle, verso un Crocifisso antico, invocando pietΓ , protezione, fede. Quel momento – sospeso, irreale, eterno – Γ¨ diventato simbolo. Simbolo di un’umanitΓ  fragile ma viva, impaurita ma capace di unirsi nel dolore. Un’umanitΓ  che, in quel silenzio, aveva trovato una voce. E quella voce era la sua. Oggi, quella voce si Γ¨ spenta. Un silenzio piΓΉ assordante di quella pioggia La notizia Γ¨ arrivata come un tuono in un giorno sereno: Γ¨ morto il Papa. Non ci sono piΓΉ parole pronunciate dal balcone. Non ci sono piΓΉ gesti lenti, sorrisi stanchi, carezze alle ferite del mondo. C’è solo il silenzio. Un silenzio piΓΉ assordante di quello di quella sera del 2020. PerchΓ© stavolta non aspettiamo un discorso. Stavolta non arriverΓ  nessuna benedizione. Stavolta, Γ¨ il mondo che deve parlare. Il mondo, che ancora una volta si Γ¨ fermato. PerchΓ© chi lo aveva guidato nella notte, oggi non c’è piΓΉ. Il suo pontificato Γ¨ stato una via crucis tra i dolori del nostro tempo: la pandemia, le guerre dimenticate, i migranti annegati, la crisi climatica, le divisioni nella Chiesa, la solitudine dei poveri. E lui, come un pastore ferito ma tenace, ha camminato avanti, senza voltarsi. Non era un Papa perfetto. Non era un Papa comodo. Ma era un Papa umano. PiΓΉ di tutto, profondamente umano. E per questo, amato. E ora, pianto. Cosa resta oggi? Resta la fede che ha saputo risvegliare. Resta il dolore che ha saputo condividere. Resta il coraggio di un uomo che ha saputo dire β€œfratelli tutti”, anche quando il mondo sembrava sordo. Oggi il cielo seppur in una giornata di primavera, Γ¨ scuro . Ma non disperato. PerchΓ© chi ha saputo guidare milioni di anime nella notte, oggi ci lascia una luce. Non fatta di parole, ma di presenza. Non fatta di potere, ma di servizio. Non fatta di dogmi, ma di amore. E mentre le campane suonano a lutto, e le bandiere si abbassano, il mondo guarda di nuovo a Piazza San Pietro .Non piΓΉ per ascoltare. Ma per ricordare. PerchΓ© il Papa Γ¨ morto, sΓ¬. Ma il suo spirito cammina ancora . E ci insegna che anche nella tempesta piΓΉ feroce, non siamo soli.

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