Procida – Una lettera spedita in Francia all’ uomo che le aveva giurato che sarebbe tornato da lei, poche righe con la confessione di essere malata gravemente e la preghiera di non dimenticarla. E poi una treccia dei suoi capelli, simbolo di un amore destinato a non avere un lieto fine.
Ha tutti gli elementi classici del dramma romantico il romanzo ”Graziella” in cui Alphonse de Lamartine racconta la storia d’ amore con una giovane di Procida. Lo scrittore francese l’aveva conosciuta sull’ isola nel 1811. Per quasi trenta anni portò con sé il ricordo della giovane e il rimpianto di non aver mantenuto la promessa. E’ nato così uno dei grandi miti dell’isola.
Sulla sommità di Terra Murata, nel punto più alto del borgo fortificato medioevale, dal 2011 una casa-museo racconta di quell’ amore infranto, dando un volto alla protagonista, creando l’illusione della presenza di quella figura tra vecchi mobili, arredi, merletti e lenzuola ricamate, porcellane e specchi.
Il merito è di Riccardo Scotto di Marrazzo, laureato in conservazione di beni culturali, che si è buttato a capofitto in questa avventura “per salvaguardare la storia di Procida e tramandarla ai posteri attraverso il mito di Graziella che visse e morì per amore”.
E così martedì 14 dicembre alle 18.00, si terranno l’ottava e nona edizione del premio VIOLET “Tradizione e Cultura”.
Un riconoscimento a tutti coloro che con la propria sensibilità, intelletto, modus operandi o in qualsiasi altra forma, cercano di salvaguardare e tramandare storia, cultura e tradizioni dell’isola di Procida con l’obiettivo di proteggere gli usi e i costumi e riportare all’antico splendore i patrimoni materiali ed antropologici attraverso fonti orali e scritte, auspicando un futuro migliore.
A vincere l’ottava edizione la Sig.ra Assunta Vignali, ex Graziella anno 1965 con la seguente motivazione: promotrice attiva negli anni della Sagra del Mare, con amorevole dedizione si dedica alla preparazione e vestizione delle Grazielle mettendo a disposizione oltre la sua casa ed i suoi accessori preziosi anche tutto il suo sapere ed essere di questa antica tradizione.
La IX edizione del premio Violet “Tradizione e Cultura” è stato dedicato alla memoria di Carmela Scotto di Santolo con dedica del Museo; alla donna dell’isola di Procida, tipicamente famiglia matriarcale.
Inoltre, per i 10 anni del museo il direttore della Casa Museo Riccardo Scotto di Marrazzo ha ideato la ” Lettera d’amore a Graziella” dedicata agli innamorati. Questi ultimi potranno scrivere una lettera e lasciarla ai piedi del ritratto del vero volto di Graziella. Le lettere verranno conservate nell’archivio dell’Associazione del museo.
IL RICORDO DI CARMELA SCOTTO DI SANTOLO
“A te cara mamma figlia ed amante di questa isola seppur breve la tua vita il tuo modus operandi rispecchiava a pieno le nostre Antiche Tradizioni con il tuo operato dell’arte del Lago del ricamo del Cucito lavorazione dei Corallini e pittura.
Sposa di un Navigante hai trasformato il tempo dell’attesa in amore e saggezza nel crescere la numerosa prole la tua casa emanavano odori di antiche pietanze e allo stesso tempo era un piccolo laboratorio di tradizione e cultura a te questo mio lavoro ed a tutte le mamme dell’isola Procida famiglia matriarcale l’isola riconoscente nell’eternità tutto e inizio mattino profumato Tuo per sempre Riccardo”
IL RICORDO DI MARIA STELLA VIOLET
“Platone sosteneva che ogni anima era legata ad una stella e quando si muore si è vissuto una vita morale si fa ritorno alla propria a te cara sorella Mariastella Violet che già il tuo nome richiama una è che la tua vita di soli 3 anni è stata così veloce come il passaggio di una stella cadente non puoi che splende in eterno nell’infinito tua luce Riccardo”