Procida – Debora e Antonio. Ma anche Anna, Sara, Sabrina, Debra, Mariavittoria, Dora, Lisa, la piccola Desideria e Riccardo.
Liberamystyle è un’esplosione di bellezza prima che di arte, moda e cultura. Un gruppo formato da poco tempo ma che sul territorio sta già riscuotendo un notevole successo.
E non poteva che essere altrimenti. L’esperienza di uno stilista e artista come Antonio Lamina che attraverso la creazione degli abiti riesce a dare vita e arte a stoffe ricercate, che si modellano sui corpi delle ragazze.
Poi c’è Debora, attenta ad ogni particolare. Fashion blogger che da anni interpreta – come attraverso un caleidoscopio – moda e tendenze, anticipando molto spesso quanto poi avviene.
Un profondo amore per l’isola, vista come un modo di esprimersi, liberarsi e di imprimere momenti unici per renderli eterni. Del resto – come già abbiamo scritto e raccontato più di qualche volta – la passione dei procidani verso ogni forma di arte, ha radici lontane. C’è chi decide di scrivere versi, chi di mettere su foglio ritratti, insomma buttare giù di getto le sensazioni provate in quel momento.
LiberaMystyle è un arcobaleno di arte e di moda. Vedi le ragazzi sfilare, posare, e non puoi rimanere che affascinato di quanta bellezza riescano a racchiudere dietro sguardi attenti, occhioni scuri come roccia vulcanica oppure chiari come tatuaggi di mare.
O quando le vedi prepararsi mentre sorridono, giocano, scherzano tra di loro, guardano l’ultimo post di instagram e incidere nei passi di uno scatto o di uno zoom che le immortala. Un modo di stare davanti all’obiettivo decisamente pacato nei toni e nei modi, e soprattutto elegante.
LiberaMystyle è un sussurro di gioia, di voglia di vivere e guardare Procida con occhi nuovi. Disegnare su se stessi quelle tracce della storia dell’isola che troppo spesso abbiamo dimenticato oppure cancellato come con una gomma e poste in un cassetto.
E allora cosa meglio di tutto ciò può rappresentare uno spiraglio di luce che si apre dopo mesi e mesi di chiusure, dove i ritmi della giornata iniziavano e finivano dietro un pc, a scuola o in smart working e che segna – speriamo – il passo di una ritrovata normalità.
Arte e moda che dunque reciprocamente si influenzano. Che si tratti di singoli abiti «procida inspired», o di altre linee che delineano nuove tendenze, queste creazioni possono essere benissimo esportate e valorizzate anche fuori dal contest isolano.
Del resto la bellezza non ha patria, non ha dimora. Vive di luce propria.