Genova – «Siamo uno dei pochissimi settori che negli ultimi cinque anni è cresciuto a doppia cifra» annuncia Confindustria, guardando con orgoglio a quella risalita dopo i minimi toccati nel 2013. I numeri del settore confortano, anche in questo difficile anno. Il fatturato nel 2019 ha segnato un aumento del 12%, sfiorando i cinque miliardi di euro. Significa che dal baratro ad oggi ila nautica ha quasi raddoppiato il giro d’affari. Stefano Pagani Isnardi, il responsabile dell’ufficio studi di Confindustria Nautica ha certificato la risalita con i numeri de “La Nautica in cifre” al Salone Nautico di Genova.

Se il passato indica una tendenza positiva, anche le prospettive sono sorprendenti. Nel 2020 la nautica tiene – e lo dicono i dati del leasing dei primi sette mesi dell’anno – così come le previsioni per il 2021 sono buone: «La speranza è che ci sia una variazione minima, poco meno o poco più rispetto all’anno precedente.

 Contiamo che il settore tenga e questo sarebbe già un buon segnale» riassume il centro studi. Il clima tra gli operatori infatti non vira alla disperazione come spiegano i sondaggi effettuati dall’associazione. Perché il virus non ha fermato il mercato, trainato dalla riscoperta della barca in questo particolare periodo di distanziamento sociale anche in vacanza: «All’inizio del lockdown si stimava una contrazione del fatturato nell’ordine del 12-13% – riepiloga Marina Stella, direttore generale di Confindustria Nautica – ma la stagione primaverile ed estiva, grazie alla ripresa delle attività ha dato la possibilità alle aziende di consegnare la loro produzione, sono ripartite le attività di noleggio e locazione e c’è stato un grande utilizzo delle imbarcazioni e un notevole flusso dell’usato. Quindi sulla base delle indicazioni che sono state già fornite da un campione significativo di aziende crediamo che quella contrazione sia stata recuperata e l’impatto del lockdown molto attutito, anche perché molte filiere produttive sono già ripartite il 27 aprile e sono riuscite quindi a rimettere in pista il ciclo produttivo».

La sorpresa è nel leasing: «Nel 2020, l’anno del Covid il leasing è in controtendenza solo nella nautica – spiega Carlo Mesceri, presidente di Assilea – Nel 2019 è cresciuto del 9% e quest’anno ha già fatto nei primi nove mesi quello che aveva fatto nell’intero ano passato, registrando una crescita del 30%».

IL MERCATO

L’Italia continua a crescere grazie alle esportazioni che acquisisce un peso sempre crescente ed è arrivato ormai all’86% se contiamo le nuove costruzioni. Gli Stati Uniti si confermano il mercato di riferimento (386 milioni di euro). Nel posizionamento internazionale il primato italiano è sempre forte. Il parametro del saldo commerciale – che è quello che conta – vede il nostro Paese saldamente al comando. Così come sulla costruzione delle barche sopra i 24 metri: poco più di 800 yacht sono in costruzione nel mondo. La metà di questi è made in Italy.

 

PROCIDA

Lo sviluppo della Rete e dei servizi ad essa associata, consentirà altresì di promuovere e stimolare in ciascuna area l’economia della zona nel rispetto delle tradizioni locali, valorizzando gli itinerari turistici nell’entroterra al fine di innalzare il gradimento della clientela nazionale ed estera. Infine – ma non ultimo – tale sviluppo potrà creare le premesse per consistenti ricadute occupazionali con richiesta di nuove figure professionali altamente qualificate nel settore.

Importanti anche le parole del presidente del Marina di Procida Eugenio Michelino: «Un forte impulso allo sviluppo del turismo nautico si ottiene mettendo il diportista nella condizione di poter usufruire di posti barca stanziali e/o stagionali e/o di transito e di pianificare e gestire la propria crociera prenotando il posto barca in anticipo, segnalando data ed ora di arrivo, dimensioni e caratteristiche del natante, richiedendo eventuali servizi di interesse tra quelli offerti dalle strutture interne al Marina (dalle attività commerciali, alla ristorazione, alla manutenzione del natante, ecc.), nonché di prenotare il trasferimento da un porto ad un altro facente parte della “Rete”.

Un servizio unico e coordinato che consente al diportista di verificare personalmente le disponibilità degli approdi più prossimi alla sua posizione, di segnalare eventuali danni all’imbarcazione o altre necessità, di richiedere eventuali emergenze sanitarie e meccaniche ed ottenere relative informazioni.

I Marina – e tra questi anche Procida  –  della Rete Marinedi intendono, attraverso l’integrazione delle strutture di gestione, e questa vasta gamma di servizi a valore aggiunto, soddisfare ogni esigenza del diportista: dalla cura dell’imbarcazione all’organizzazione del viaggio, per garantire un soggiorno piacevole ed una navigazione sicura».

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